Le aree coinvolte e gli interventi

Le aree considerate rappresentano ambienti fragili, spesso in cattivo stato di conservazione sul territorio lombardo, che rischiano di scomparire con gravi conseguenze per la biodiversità. Le aree umide che saranno riqualificate contribuiranno al miglioramento dello stato di salute di organismi acquatici o semiacquatici di alto valore conservazionistico quali anfibi, odonati e coleotteri.

Recupero di pascoli in aree oggi occupate da alberi e arbusti, migliorando ambienti di grande interesse, anche ai sensi delle Direttive comunitarie, e incrementando l’habitat a disposizione degli animali. Le aziende agricole verranno affiancate da tecnici del settore nel recupero di queste nuove aree di pascolo.

Maccagno con Pino e Veddasca e Curiglia c n Monteviasco (Monte Cadrigna, Monterecchio, Apone di Curiglia)

ottobre 2018 – febbraio 2020

Realizzazione di un’area attrezzata per il birdwatching alla foce del fiume Tresa per informare i residenti e i turisti circa l’importanza del luogo e i comportamenti da evitare.
Verranno inoltre organizzati degli eventi per il pubblico e le scolaresche.

Germignaga (Parco Boschetto)

settembre 2018 – settembre 2019

Messa a dimora di piante nei dintorni della vasca di laminazione del fiume Boesio ai fini di favorire gli spostamenti della fauna selvatica, la capacità di trattenere l’acqua della vasca, il contrasto alla diffusione di specie vegetali esotiche e il consolidamento delle sponde della vasca a fini di tutela idrogeologica.

Cittiglio (fiume Boesio)

febbraio 2018 – febbraio 2020

Recupero di selve castanili abbandonate e miglioramento della struttura del bosco che apporta un miglioramento dell’habitat di interesse comunitario e conservazionistico.

Brinzio e Castello Cabiaglio (versante nord del Campo dei Fiori)

marzo 2018 – marzo 2020

Recupero, riqualificazione e conservazione di prati abbandonati tramite il taglio della vegetazione arbustiva e arborea e sfalcio della copertura erbacea.

Varese e Induno Olona (Parco Campo dei Fiori, ZSC Monte Legnone e Chiusarella, Monte Chiusarella)

marzo 2018 – febbraio 2019

Ampliamento e riqualificazione di aree umide e potenziamento del corridoio ecologico tra il lago di Varese, la Valle dell’Olona e la Svizzera.

Varese (Valle della Bevera, Palude Stoppada, Bizzozzero, Campus universitario Bizzozero)

ottobre 2018 – febbraio 2020

Ripristino del “lago effimero” di Mustonate come punto di sosta per gli uccelli, per la riproduzione di rane, rospi e libellule e area di alimentazione dei pipistrelli. Questa azione favorisce il potenziamento del corridoio ecologico Lago di Varese – Parco Campo dei Fiori.

Varese, Casciago (Mustonate)

ottobre 2018 – ottobre 2019

Riqualificazione del tratto in cui il fosso Valle del Fieno passa al di sotto della Strada Provinciale SP1 e della pista ciclabile adiacente in modo che possa essere utilizzato come sottopasso dalla fauna.

Varese (Mustonate, Lissago, Calcinate del Pesce, Calcinate degli Orrigoni, Bobbiate)

ottobre 2018 – febbraio 2020

Riqualificazione della ZSC (Zona Speciale di Conservazione) “Sabbie d’Oro” tramite la creazione di un’area umida in corrispondenza di un tratto di canneto degradato e parzialmente interrato.

Brebbia (Sabbie d’Oro)

ottobre 2018 – ottobre 2020

Miglioramento dei canneti, interventi di sistemazione dei sentieri e di sensibilizzazione della popolazione rispetto alla rete Natura 2000 nella ZPS (Zona di protezione speciale) “Canneti del Lago Maggiore”.

Brebbia, Besozzo, Ispra, Ranco (Sabbie d’Oro di Brebbia, Bozza di Monvalle, Golfo della Quassa di Ranco e Ispra)

ottobre 2018 – marzo 2021

Realizzazione di un manuale d’uso per i tagli boschivi anche a fini naturalistici per favorire la sensibilizzazione degli addetti ai lavori.

ottobre 2018 – gennaio 2020

Strumenti di comunicazione (cartellonistica, libro e videoclip sulle specie e gli habitat che interessano le zone del progetto, sito internet, volantini sul progetto, eventi e seminario conclusivo).

Realizzazione di schemi di PES (pagamenti dei servizi ecosistemici). Gli ecosistemi naturali svolgono dei servizi gratuiti molto spesso sconosciuti ma indispensabili alla vita dell’uomo (ad esempio: contenimento delle piene, potabilizzazione dell’acqua, fruizione dei luoghi a scopi ricreativi) detti Servizi Ecosistemici (PE). Il progetto farà inizialmente una loro mappatura e una “valutazione economica” di questi servizi per arrivare alla sperimentazione di accordi volontari (detti PES). Per loro definizione, i PES sono schemi in cui i beneficiari o utilizzatori pagano i fornitori del servizio in ragione di ciò di cui beneficiano.

Monitoraggi vegetazionali, faunistici e idrogeologici (ante e post operam)

Attività di educazione ambientale rivolte a giovani e famiglie.